www.proctos.net
"Informazione Proctologica "

Patologie anali

Condiloma acuminato gigante

Il condiloma acuminato gigante o tumore di Buschke e Loewenstein è una rara forma vegetativa verrucoide, con sede per lo più ai genitali esterni e alla regione perineale, i cui rischi evolutivi sono l'infiltrazione locale e la degenerazione maligna. La localizzazione ano-rettale è descritta solamente nel 10% circa dei casi. Pare che la sua origine sia legata alla infezione con un papillomavirus umano (HPV) tipo 6 e 11. La sua frequenza non è esattamente nota in quanto nel passato questa malattia era talvolta classificata fra i carcinomi, e poi perchè non tutti i casi sono state pubblicati. Dopo il periodo puberale può manifestarsi a tutte le età essendo stato infatti descritto in pazienti di età compresa fra i 18 e i 70 anni di età ed oltre, con predominanza tra i 40 e 60. Predilige il sesso maschile, con un rapporto di 2:1 rispetto a quello femminile, e con grande predominanza nella popolazione omosessuale maschile; caratteristica comune a tutte le localizzazioni è quella di essere preceduta da condilomatosi semplice, plurirecidivante. Dal punto di vista prettamente clinico si evidenzia come una vegetazione condilomatosa che può estendersi al solco intergluteo, ai glutei e, in avanti, al perineo, potendo superare anche i 15 cm di diametro. Spesso sono presenti linfoadenopatie inguinali uni- o bilaterali, soprattutto in relazione con i possibili episodi di sovrainfezione. L'evoluzione è lenta, e la crescita può estendersi anche in profondità, con possibile formazione di fistole, non di rado colonizzate dai condilomi stessi, distruzione del canale anale ed invasione dei tessuti adiacenti. Istologicamente si può presentare con le caratteristiche del carcinoma microinvasivo o del carcinoma verrucoso; la sua potenziale malignità rivolta a diventare un carcinoma epidermoidale cheratinizzante fanno sì che la papillomatosi condilomatosa debba essere sempre ben monitorata. Devono essere praticati multipli prelievi bioptici della lesione al fine di ricercare zone di trasformazione maligna. Le biopsie devono essere profonde per permettere di esaminare la proliferazione a tutto spessore, in particolare in corrispondenza dell'interfaccia col corion sottostante, alla ricerca di un carcinoma invasivo. Pregressi trattamenti locali con podofillina devono essere indagati, poichè tale terapia può indurre transitorie anomalie citologiche superficiali. Tuttavia la certezza della "benignità" può essere ottenuta soltanto con l'esame anatomo-patologico condotto sull'intero pezzo operatorio dopo completa asportazione. La terapia del condiloma acuminato gigante è chirurgica e consiste nella escissione completa della neoformazione, dopo aver naturalmente valutato preoperatoriamente la sua estensione locale e gli eventuali linfonodi interessati; la sola radioterapia non è consigliata, mentre può essere d'aiuto nel trattamento preoperatorio di quelle forme particolarmente voluminose e come trattamento postoperatorio di quelle forme non resecabili o nelle recidive. Alcuni Autori consigliano pure l'associazione post-operatoria radioterapia - chemioterapia (fluorouracile e mitomicina-C). Il follow-up deve essere di almeno 10 anni.

Bibliografia

  1. Bertram P, Treutner KH, Rubben A et al. Invasive squamous-cell carcinoma in giant anorectal condyloma (Busche-Löewenstein tumor). Langebecks Arch Chir 1995; 380: 115 - 118.
  2. Blanco G, Di Bella F, Giordano M, Torelli I. Condiloma acuminato gigante (tumore di Busche-Löewenstein) della regione perianale. Descrizione di un caso. It J Coloproct 2000; 4: 129 - 133.
  3. Busche A, Löewenstein L. Uber carcinomähnliche condylomata acuminata. Klin Wochenschr 1925; 4: 1726 - 1728.
  4. Chu QD, Vezeredis MP, Libbey NP. Giant condyloma acuminatum (Buschke-Löewenstein tumor) of the anorectal and perianal regions. Analysis of 42 cases. Dis Colon Rectum 1994; 37: 950 - 957.
  5. Cobb MW. Human papillomavirus infection. J Am Acad Dermatol 1990; 22: 547 - 566.