Day surgery
Parlare
oggi di Proctologia in regime di day surgery può sembrare
semplice: se anche solo per un attimo però rivisitiamo lo
strumentario chirurgico utilizzato nel passato ci rendiamo
conto di quali e quanti siano stati i progressi compiuti e
le difficoltà che la chirurgia abbia dovuto affrontare nei
secoli: basta gettare un rapido sguardo ai ferri chirurgici
di epoca romana utilizzati per il trattamento delle
emorroidi, oppure allo strumentario ideato e utilizzato da
Gabriele Falloppio, oppure ricordare come il 1686 fu
celebrato in Francia come "l'anno della fistola" grazie al
successo che il chirurgo Felix ottenne nell'intervento di
fistolectomia di Luigi XIV, il Re Sole. Per l'occasione il
bisturi utilizzato, un tagliente a forma di falce, fu
chiamato " bisturi reale". Il fermento scientifico,
conoscitivo e tecnico coinvolge negli ultimi secoli la
Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America così che
comincia il periodo storico che porterà la proctologia ad
assumere una propria identità e dignità, autonomizzandosi
dalla Chirurgia Generale. Oggi la necessità di snellire
l'attività chirurgica e di ridurre i costi rende pressoché
obbligatorio il ricorso al regime di day surgery per gli
interventi di chirurgia proctologica: lo Stato, infatti, non
ripiana più il deficit a piè di lista ma paga a prestazione;
l'unica forza che possiamo allora contrapporre alla
contrazione indiscriminata del nostro budget è
l'appropriatezza della prestazione stessa. Nell'ambito
dell'etica medica il modello post-moderno che si è venuto a
creare è quello che vede la figura del Medico che, oltre a
tener conto delle preferenze del paziente e del beneficio
sullo stesso che possono provocare le sue scelte, deve
valutare l'appropriatezza e la ricaduta sociale che queste
sue scelte determinano. Sui piatti della bilancia della
farmacoeconomia ecco che allora troviamo due pesi: le scelte
cliniche eseguibili e le risorse utilizzabili. Ma quale e
quanta proctologia può essere eseguibile in regime di Day
Surgery? A nostro parere oltre il 98% della patologia
proctologia può essere eseguibile in regime di day surgery,
e con ciò siamo allineati a tutte le più recenti casistiche
internazionali. Nella Tabella di seguito riportiamo la
casistica operatoria dettagliata per il 2015 del S.A. di
Proctologia Chirurgica.
Patologia | N° casi | % |
Prolasso emorroidario | 230 | 38,2 |
Fistole anali | 129 | 21,5 |
Fistole pilonidali | 85 | 14,2 |
Ragadi anali | 101 | 16,7 |
Polipi anorettali | 15 | 2,5 |
Carcinomi anali | 6 | 0,99 |
Condilomi | 30 | 4,9 |
Rettocele | 4 | 0,67 |
Malattia di Verneuil | 2 | 0,34 |
Totale | 602 | 100% |
Gli aspetti fondamentali della chirurgia proctologica praticata in regime di day surgery sono:
- La preparazione del paziente all'intervento chirurgico, da noi consigliata, che consiste nella somministrazione di: · Mesalazina (Pentacol® gel rettale) applicata topicamente, due volte al giorno, per i 7 giorni precedenti l'intervento chirurgico.
- Il tipo di anestesia, nel 98% dei casi locoregionale mediante la somministrazione di 15 cc. di Carbocaina 1% + 5 cc. di sodio bicarbonato; nei casi di malattia estesa utilizziamo l'anestesia spinale.
- La tecnica chirurgica, che vedremo più dettagliatamente nelle altre sezioni.
- Il controllo del dolore postoperatorio: · Ketorolac, una fiala intramuscolare al giorno, per tre giorni, se occorre.
- Il controllo della evacuazione per almeno 15 giorni successivi all'intervento chirurgico: · Planta Lax buste, una busta al mattino; · Lattitolo monoidrato (Portolac® sospensione), 10 gr. alla sera, prima di coricarsi. · Lassativo ad azione osmotica (Phospho-Lax buste) in caso di stipsi severa.
- Il rapporto personalizzato con il paziente che deve essere dettagliatamente informato di tutte le procedure che gli verranno praticate e delle possibili complicanze, oltre alla garanzia della nostra completa reperibilità e disponibilità.
- La detersione delle ferite chirurgiche e le medicazioni, che dovranno essere minuziose ed accurate fino alla completa guarigione: · Detersione delle ferite mediante una lozione detergente costituita da alchilamido-betaina, alchil-aminoetil-glicina, alchilamido-dimetilmonossido e acido lattico a PH 5 (CANDINET liquido); · Applicazione sulle ferite di un antibatterico locale a base di sulfadiazina argentina (SOFARGEN crema); · Completamento delle fasi finali della cicatrizzazione mediante applicazione di un prodotto a base di polidesossiribonucleotide (PLACENTEX pomata).
Criteri di esclusione possono essere le condizioni generali del paziente, per la presenza di gravi patologie associate, e l'estensione della malattia. Non lo è la distanza: nonostante quasi tutte le aziende ospedaliere della nostra Nazione non prevedano strutture tipo Hospital Hotel o convenzioni a prezzi vantaggiosi con alberghi e pensioni, i pazienti accettano favorevolmente la soluzione della day surgery per i minori tempi di attesa e poi perché comunque è sempre accompagnato da almeno un parente che ha necessità di alloggiare da qualche parte per tutto il tempo del ricovero.